Quando il cane o il gatto muore, è diritto del lavoratore piangerlo: in Colombia due giorni di ferie per legge

«Il legame sentimentale tra l’uomo e gli animali domestici è sempre più importante. Di conseguenza, quando l’animale muore, si genera nell’essere umano un notevole impatto emotivo. Per questo è importante che le persone possano assumere il lutto e le sue diverse fasi, in particolare la prima fase, in un tempo e in uno spazio intimo in cui impegni o mansioni lavorative non interferiscano in questo processo di accettazione e trauma emotivo» Alejandro Carlos Chacón motiva il disegno di legge presentato al parlamento della Colombia per permettere a chi lavora di prendersi un permesso retribuito di due giorni in caso di lutto per la morte del proprio animale domestico. Ovviamente il disegno di legge prevede delle specifiche regole: il dipendente deve comunicare all’azienda che in famiglia c’è un animale domestico e spetta a lui presentare delle prove sul lutto subito, e, in caso di falsi o truffe, potrebbe essere sanzionato dalla propria azienda. 

Il disegno di legge, che porta la firma anche di Carlos Ardila, è in attesa di affrontare il suo primo dibattito in Commissione parlamentare: «Gli animali che fanno parte delle famiglie sono esseri cari e protagonisti dei nuclei familiari. Attualmente, sei famiglie su dieci hanno animali domestici. Quando un parente di prima linea (figlio, genitore, partner, fratello) muore si ha diritto a cinque giorni di ferie retribuite. Questo disegno di legge ha il grande scopo di concedere una licenza di due giorni quando l’animale è morto. Il lavoratore autonomo avrà diritto a due giorni di ferie retribuite per poter piangere il proprio animale».

di Redazione 

06 Ottobre 2021

(Fonte La Stampa | LaZampa.it)