QUANDO GLI ZOO HANNO CHIUSO, DURANTE LA PANDEMIA, GLI ANIMALI SI COMPORTAVANO DIVERSAMENTE

La pandemia causata dal coronavirus del 2019 ha cambiato il nostro modo di vivere, sia durante che dopo gli eventi generati dal virus. Non solo degli esseri umani, ma anche degli animali tornati in città o in quelli dello zoo che improvvisamente non vedevano folle di visitatori ogni singolo giorno.

In uno studio, infatti, degli scienziati hanno osservato alcuni primati degli zoo durante la pandemia e hanno scoperto che queste creature hanno cambiato le loro abitudini in vari modi, inclusa la quantità di tempo che trascorrevano riposando e mangiando. Le interazioni con i visitatori è importante per il benessere degli animali, ma come si sono comportati senza tutta quella folla?

Al ritorno dei visitatori, i bonobo e i gorilla trascorrevano meno tempo da soli, mentre i gorilla (capaci di comunicare con un linguaggio unico) riposavano sensibilmente di meno. Gli scimpanzé, nel frattempo, hanno iniziato a mangiare di più e sono diventati più attivi alla riapertura (a proposito, sapete che invecchiano in modo simile a noi?). I babbuini olivastri, invece, hanno avuto comportamenti meno sessuali e di dominio, con la tendenza di avvicinarsi più spesso alle auto dei visitatori.

Ora una domanda sorge spontanea: sono stati cambiamenti negativi o positivi? I ricercatori suggeriscono che i visitatori sembravano stimolare gli scimpanzé e i babbuini, e lo stesso si può dire anche di gorilla e bonobo che trascorrevano meno tempo da soli. Tuttavia i gorilla – animali naturalmente più sedentari – sono stati disturbati dalla folla e hanno trascorso meno tempo a riposare.

Il lavoro futuro potrebbe comprendere l’analisi dell’impatto su una gamma più ampia di specie sia negli zoo che nei parchi safari, nonché le differenze tra i singoli animali“, afferma infine la ricercatrice sul benessere degli animali degli zoo Ellen Williams, della Harper Adams University nel Regno Unito.

di Salvo Privitera

(Fonte Everyeye TechLogo Everyeye Tech)