Così i militari italiani difendono i cani randagi in Kosovo

I militari italiani del Comando Regionale Ovest della Kosovo Force (Kfor), forza militare internazionale guidata dalla Nato, sono impegnati anche per aiutare i randagi del Kosovo in sinergia con le associazioni animaliste locali e internazionali, tra cui Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

I soldati italiani di base a Belo Polje, oltre a monitorare lo sviluppo socio-economico del Paese e aiutare a mantenere sicurezza e stabilità per la popolazione del Kosovo, hanno a cuore anche il grave problema del randagismo lì presente. Lo scorso agosto, il team LMT K14 della Kfor dell’Esercito Italiano, a fronte dell’elevato numero di cani e gatti randagi e bisognosi d’aiuto, ha iniziato a monitorare con costanza e attenzione il fenomeno del randagismo nelle municipalità di Decane e Junik, constatando una carenza nella sensibilizzazione della popolazione e un’indisponibilità da parte delle autorità locali di mettere a disposizione fondi e mezzi per affrontare il problema. 

«Le amministrazioni locali si sono mostrate disponibili e aperte al confronto con i nostri militari e hanno chiesto supporto nella messa a punto di un progetto a lungo termine che possa fronteggiare il fenomeno, in collaborazione con le associazioni animaliste locali e internazionali, tra cui la nostra, i servizi veterinari locali e le organizzazioni agricole – ha dichiarato Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa Italia – . Nell’attesa di definire un piano duraturo i militari italiani del Comando Regionale Ovest Kfor non sono rimasti con le mani in mano, ma hanno donato fondi a un consorzio di veterinari locali per incentivare le sterilizzazioni e le vaccinazioni dei randagi nelle due municipalità».

Questo primo progetto è stato interamente finanziato dal ministero della Difesa italiano e realizzato dal 5° Reggimento Artiglieria terrestre (Lanciarazzi) ‘Superga’ dell’esercito attraverso i fondi Cimic (Civil Military Co-operation/Cooperazione Civile e Militare) e ha già permesso la sterilizzazione e la vaccinazione di circa trenta cani.

1 dicembre 2020

(Fonte LA STAMPA/La Zampa.it)