Barletta, un golden retriever in Pediatria per allietare i piccoli degenti

 

 

Prima esperienza di pet-theraphy nella Asl Bat grazie alla «Città dell’infanzia»

 di GIANPAOLO BALSAMO

 

BARLETTA – Il cane entra in corsia nel reparto di Pediatria dell’ospedale civile «Mons. Dimiccoli» di Barletta. Da anni, infatti, si cercava di superare la ritrosia dell’ASL nel far varcare la soglia dell’ospedale ai pet-certificati nella terapia assistita. È accaduto l’altro giorno e il primo cane che è riuscito a scodinzolare tra i piccoli pazienti è stato un golden retriever. Decine di bambini hanno giocato con «Baby Girl», la pelosa «dottoressa» che non è stata avara di coccole. Cosa ha chiesto (e ottenuto) in cambio? Lo stesso affetto e qualche crocchetta.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità della equipe di professionisti (Caternia Calamo, Patrizia Castellano, Cecilia Scaringella, tutte specialiste in zooantropologia sanitaria) che da tempo opera all’interno della «Città dell’Infanzia», la poliedrica associazione di promozione sociale nata con l’intento di portare avanti un articolato progetto civico, sociale e pedagogico finalizzato a trasformare la città a misura di bambino.

«Baby Girl», certificata e idonea sia dal punto di vista comportamentale che sanitario a svolgere pet-therapy, ha così allietato per un po’ di tempo i piccoli degenti della Pediatria di Barletta che, invece, hanno avuto modo di accarezzare l’ospite a quattro zampe, spazzolarla, darle del cibo. È stato sicuramente emozionante perché alcuni dei bambini presenti, fino a quel momento cupi, tristi, sofferenti non solo per il dolore fisico ma anche per l’isolamento dell’ospedale, hanno ritrovato un momento di gioia e di spensieratezza.

«La Pet Therapy – spiega Caterina Calamo, una delle pet therapist nonché  responsabile e coordinatrice del centro “Orme” di Barletta, – è un trattamento che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo. La pet therapy non è quindi una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l’approccio medico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative».

La prima esperienza di pet-theraphy nella Asl Bat è stata resa possibile grazie alle autorizzazioni ed alla sensibilità del direttore di Pediatria, Martire Baldassarre, del Direttore del Presidio ospedaliero di Barletta, Francesco Doronzo e del direttore generale Asl Bat, Alessandro Delle Donne.

Quello barlettano è stato un precedente importante che potrebbe dare il via all’ingresso dei cani anche negli altri ospedali del Nord Barese. «Sicuramente rafforzeremo il nostro progetto di pet therapy – spiegano Vincenzo Dibari e Serena Gisotti, presidente e vice presidente dell’associazione “Città dell’Infanzia” anche avvalendosi del contributo del nostro associato Carlo Avantario, esperto conoscitore delle dinamiche sanitarie in ambito ospedaliero».

10 gennaio 2020

(Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno.it)