Monza, dromedari e leoni al circo tra le proteste: «La legge ce lo consente». Ma sindaci e animalisti non ci stanno

Mai attuata la legge nazionale che ne avrebbe proibito l’impiego: insorge l’Enpa. I sindaci: «Noi impotenti»

Vedano al Lambro (Monza) –  Ci sono tre dromedari che pascolano nell’area verde lungo il trafficato viale Cesare Battisti. Poco più in là sette leoni in gabbia e, in un recinto, capre bovini, lama e struzzi. L’arrivo del Circo Kino a Vedano al Lambro e del Circo Busnelli a Villasanta, a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, riaccende la polemica contro gli spettacoli circensi che utilizzano animali. «Sono anacronistici e vanno boicottati — tuona Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza e Brianza —. Fa una tristezza infinita vedere animali obbligati a lunghi spostamenti, fuori dal loro habitat, costretti ad una vita miserabile per il divertimento di pochi insensibili spettatori. Prima di Natale abbiamo assistito, impotenti, alla morte di un cammello in un circo a Caponago. È ora di dire basta».

Dalle parole ai fatti, il presidente di ENPA ha scritto una lettera a tutti i sindaci dei 55 comuni della Brianza: «Sappiamo che la legge non vieta l’uso di animali e i comuni hanno le mani legate — prosegue Riva —, ma faccio un appello perché i controlli siano rigorosi e le autorizzazioni verificate prima dell’attendamento del circo. Chiedo anche che tutti i comuni si dotino di un regolamento per il benessere degli animali con regole specifiche sugli spettacoli circensi: Monza lo ha fatto e da allora non ci sono più state richieste da parte dei circhi con animali».

Gli animalisti avevano cantato vittoria troppo presto quando, l’estate scorsa, era stata definitivamente approvata dalla Camera la nuova legge delega in materia di spettacolo che aveva tra gli obiettivi lo stop all’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti. «Peccato che, alla legge — sottolinea il presidente dell’ENPA — non abbia fatto seguito un decreto legislativo attuativo del ministero della Cultura che avrebbe portato alla messa al bando, graduale, degli animali». Il sindaco di Vedano al Lambro, Marco Merlini, non fa mistero di non amare i circhi con animali: «Ho già tentato di non farli arrivare l’anno scorso, ma sono stato diffidato dall’Ente Circhi — spiega —. Abbiamo un’area appetibile che ci viene richiesta e quello che possiamo fare è attivare controlli in collaborazione con il servizio veterinario della Ats e stiamo predisponendo un regolamento per il benessere degli animali». Stessa linea anche a Villasanta: «Ho già risposto alla lettera di ENPA —  spiega il vicesindaco, Gabriella Garatti —: abbiamo predisposto tutti i controlli prima di rilasciare l’autorizzazione e, nei giorni degli spettacoli, la polizia locale farà altri controlli per verificare il benessere degli animali».

I circensi rispondono  senza alzare i toni: «Ci limitiamo a fare il nostro lavoro secondo quanto ci consente la legge —  dice Micheal Caveagna titolare del circo che ha debuttato venerdì a Vedano —. Lavoriamo con gli animali da tre generazioni. Non li  maltrattiamo. Purtroppo pochi comuni hanno aree attrezzate come invece prevede la legge. Monza, ad esempio, non dispone di un’area idonea: se citassi il Comune in tribunale vincerei di sicuro».

di  Rosella Redaelli

12 Febbraio 2023

(Fonte Corriere della Sera | Milano)